martedì 24 luglio 2007

Catechismo e dintorni VII e)

Segue ora l'ultima parte di questo lungo documento. Ringraziamo nuovamente l'autore per averci dato la possibilità di pubblicarlo.

Da " Contro il Catechismo della Chiesa Cattolica"
Di Luciano Comida


E finalmente alcune domande, ma …
  • La risposta 472 contiene questa affermazione: “Quando lo Stato non mette la sua forza al servizio dei diritti di tutti e in particolare dei più deboli, tra i quali i concepiti ancora non nati, vengono minati i fondamenti stessi di uno Stato di diritto”.

Non è scritto ma pare chiaramente implicito che uno Stato che preveda l’interruzione volontaria della gravidanza NON è uno Stato di diritto.

  • La risposta 477 elenca le “pratiche contrarie al rispetto dell’integrità corporea della persona umana. Esse sono: i rapimenti e i sequestri di persona, il terrorismo, la tortura, le violenze, la sterilizzazione diretta”.
  • Il CC, al punto 2297, non le metteva nello stesso mucchio, ma le differenziava in un elenco analitico.
  • La risposta 492 indica “i principali peccati contro la castità: l’adulterio, la masturbazione, la fornicazione, la pornografia, la prostituzione, lo stupro, gli atti omosessuali”.
  • E la risposta 494 prescrive “il compito delle autorità civili nei confronti della castità…esse devono contribuire a creare un ambiente favorevole alla castità, anche impedendo, con leggi adeguate, la diffusione di talune delle suddette gravi offese alla castità”

Il punto è: se lo stupro è già un reato (contro la persona e non contro la castità), quali altri peccati dell’elenco devono venir mesi fuori legge?

  • Nel CC, i punti 2351-6 articolavano molto più a fondo il discorso sulle offese (non peccati) alla castità, evitando l’effetto di “ ogni erba un fascio” e sottolineavano la gravità delle violenze sessuali commesse dai familiari o dagli educatori , del tutto scomparse dalla versione del C.
  • All’omosessualità il CC dedicava due punti (2357 e 2358), senza accostare omosessuali a stupratori.
  • La risposta 496 spiega qual è il significato dell’atto coniugale: “unitivo (la mutua donazione dei coniugi) e procreativo (l’apertura alla trasmissione della vita). Il punto 2363 del CC offriva una spiegazione un po’ diversa, meno fredda e più aperta alla qualità della relazione: “il bene degli stessi sposi e la trasmissione della vita”.
  • La risposta 502 elenca “le offese alla dignità del matrimonio” E lo fa utilizzando lo schema consueto, un elenco nel quale si mischiano situazioni profondamente differenti: “l’adulterio, il divorzio, la poligamia, l’incesto, la libera unione (convivenza, concubinato), l’atto sessuale prima o al di fuori del matrimonio”.
  • La risposta 512 affronta il tema delle ideologie che “si oppongono alla dottrina sociale della Chiesa, che sacrificano i diritti fondamentali delle persone o che fanno del profitto la loro regola esclusiva o il loro fine ultimo” Esse sono “comunismo…forme atee o totalitarie di socialismo..e nella pratica del capitalismo, l’individualismo e il primato assoluto della legge del mercato sul lavoro umano”

Non vi è traccia, assente anche nel CC, del fascismo, del nazismo e dell’integralismo religioso.


Dopo questa rapida panoramica, lascio ogni ulteriore commento a chi ha avuto la pazienza di seguirmi fin qui e ogni personale valutazione a chi avrà l’ interesse di leggere direttamente l’intero volume.

In ogni caso,come scrive Papa Benedictus XVI nel documento di approvazione riportato all’inizio del Compendio, “il Compendio è una sorta di vademecum che consente alle persone, credenti e non, di abbracciare , in uno sguardo d’insieme l’intero panorama della fede cattolica”.

20.10.2005


Tratto da Il Ringhio di Idefix - Luciano Comida

http://lucianocomida.blog.kataweb.it/il_ringhio_di_idefix/religioni/index.html

Ps: L'articolo è uscito sul sito di Italialaica e pubblicato dal giornale Critica Liberale

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