martedì 27 maggio 2008

Finalmente escono allo scoperto

Avvertenza: potrebbe trattarsi di una bufala (Spero vivamente lo sia, perché in caso contrario sarebbe veramente grave. Mi informerò e riferirò).

Leggete qua la recensione di un libro dal titolo La donna cristiana secondo l'insegnamento della tradizione apostolica, di un certo Tessore Dag*.

Ecco alcuni stralci della recensione online presente nel sito sopra linkato:
"Questo libro si presenta come una voce di dissenso, anzi come un totale ribaltamento di prospettiva: non più dare per scontato che l’emancipazione femminile sia una conquista della civiltà, bensì ripensare la questione, tornando ad ascoltare la voce proprio di coloro (i Padri della Chiesa) che furono i più tenaci sostenitori della concezione patriarcale:...
Si offre al lettore la possibilità di accostarsi alla presunta “misoginia” dei Padri non con i soliti schemi mentali di oggi, per i quali “sottomissione”, “clausura”, “velo”, “obbedienza al marito” sono cose necessariamente negative, ma con uno spirito di umiltà e di rispetto, per verificare se forse esista una libertà della donna che non sia solo quella di lavorare e guadagnare soldi, e se esista una dignità che possa esprimersi anche nell’essere pudica, portare il velo e dedicarsi alla famiglia".

Indipendentemente dal fatto che la cosa sia vera o meno, o che l'autore sia un burlone e basta, purtroppo le "idee" proposte (anzi direi RI-TRITE) stanno prendendo piede.
Esempio1
Esempio2

Signore e Signori,
attenzione. A volte ribadire le conquiste è un dovere civico e darle per scontate è un errore tattico. Se i siti linkati vi fanno ridere (reazione scontata, direi), ricordate anche che
sottovalutare i pazzi è suicidio.La storia lo dimostra!

*Dag Tessore è uno studioso di religioni comparate. Si è laureato nel 1998, all'Università "La Sapienza" di Roma, in Lingua e Letteratura Araba, con una tesi sul Corano; ma ha studiato e approfondito anche altre lingue orientali, in particolare l'ebraico, il sanscrito, il cinese, e le rispettive culture e religioni. Contemporaneamente ha portato avanti il suo interesse principale, indirizzato alla storia e alla spiritualità del Cristianesimo, dell’Islam e dell’Ebraismo, specializzandosi infine in studi biblici e patristici. Per approfondire i suoi studi ha visitato e ha vissuto in molti paesi extra-europei: in particolare ha vissuto cinque anni in Etiopia e vari anni tra Cina, India, Egitto, Algeria, Centro America. Attualmente è sposato e vive in Grecia. Per un certo tempo ha lavorato come storico, latinista e teologo del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, alle dipendenze della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie. Nel 2002 ha organizzato, in qualità di direttore scientifico, un Convegno internazionale per incarico della Regione Lazio sul tema Antichi e nuovi altari: l’evoluzione della religiosità nell’Italia multiculturale.

altri libri

La teocrazia fra tradizione e modernità, Il Settimo Sigillo 2003
Gregorio VII: il monaco, l’uomo politico, il santo, Città Nuova 2003
Alla Tua ombra troverò pace, Il Segno
Il digiuno, Città Nuova 2006

Tra i suoi interventi su giornali e riviste ricordiamo:
Ungheria medievale («Medioevo», 2002)
La povertà come progresso («L'Officina», 2003)
Il fondamentalismo tra resistenza e terrorismo
(«Rivista di Psicologia Analitica», 2003)


mercoledì 21 maggio 2008

Ecco, appunto

Cos'è che aveva detto Giovanardi?
Ah sì...
:
"
Non si può modificare una cosa che il Parlamento ha approvato e che un referendum popolare ha confermato. Siamo in uno stato di diritto".


Ora, ecco quello che scrive Famiglia Cristiana:
In parlamento i numeri per cambiare la 194

A questo punto, vedi post del 15 maggio

Bastava solo aspettare...

giovedì 15 maggio 2008

Giovanardi e la procreazione assistita

"Non si può modificare una cosa che il Parlamento ha approvato e che un referendum popolare ha confermato. Siamo in uno stato di diritto".
C.Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
15/5/2008

Non entro nel merito, che sennò m'arrabbio...

Tuttavia:

1. La conferma referendaria della Legge 40 sarebbe tutta da discutere.
Ci sarebbe stata conferma se al referendum la maggioranza avesse votato "No", superando il quorum. Invece, come per una marea di precedenti quesiti referendari, il popolo ha semmai deciso di NON CONFERMARE NE' ABROGARE la legge.
(Dal '97 nessun referendum abrogativo ha raggiunto il quorum...).

E inoltre, proprio per amore di polemica, per 3 quesiti su 4 l'esito è stato dell'88% circa dei Sì, mentre per l'ultimo quesito - quello più controverso perchè relativo alla fecondazione eterologa - i sì sono stati il 77% dei voti. Cioè i cittadini consapevoli per lo più si sono espressi
A SFAVORE della legge 40, con buona pace del nostro Giovy.

2. Ammesso e non concesso quanto detto al punto 1, se mi rompono ancora le scatole con la revisione/abolizione della 194 giuro che
d'ora in avanti mi permetterò di citare Giovanardi!


[Con la differenza sostanziale che il referendum sull'aborto ebbe notevole seguito e la vittoria fu schiacciante (68%)!]